In base agli ultimi dati forniti da AGCOM (autorità per la garanzie nelle comunicazioni) del 24 aprile 2020 sono circa 79,5 milioni le SIM (solo human) in circolazione in Italia, mentre le SIM con traffico dati sono circa il 70% con una crescita esponenziale del traffico unitario mensile del +367% passato da una media di 1,41 GB/mese a Dicembre 2015 a 6,57 GB/mese a Dicembre 2019.
Di fronte a questa crescita esplosiva, avvenuta in particolare negli ultimi 4 anni, si sono moltiplicate le opportunità offerte ai marketers di utilizzare lo strumento in tasca di tutti gli utenti per finalità promozionali e commerciali.
In particolare, lo sviluppo più interessante è avvenuto nell’ambito delle attività comunemente definite drive to store e di proximity Marketing ovvero la possibilità di traghettare utenti in mobilità presenti in determinate aree verso determinati punti di interesse: negozi, ristoranti, centri commerciali, musei ecc.
Le possibili applicazioni sono molteplici e in continua evoluzione partendo dagli smartphone con GPS attivo e/o un SDK presente sulle app installate dagli utenti, in conformità a quanto previsto dalla legge sulla privacy (GDPR).
Possono essere utilizzati diversi strumenti per lanciare le campagne, oppure una combinazione di più opportunità come network di Mobile APP, Facebook, Google, il Programmatic Advertising settando i punti di interesse (coordinate) su cui intercettare gli utenti in mobilità determinando a priori la distanza massima del bacino di interesse (1-5-10Km ….) per ottimizzare gli investimenti.
Si tratta quindi di una vera e propria rivoluzione che sta mandando in pensione il vecchio volantino cartaceo, di cui spesso si è abusato con l’utilizzo in particolare dalla grande distribuzione più per abitudine che per provato ritorno degli investimenti, a favore di strumenti digitali più economici in cui è possibile monitorare il ritorno degli investimenti.
È infatti possibile mediante un veloce e semplice set up tecnico, attivare la misurazione della pedonalità degli utenti esposti a messaggio pubblicitario, verso ad esempio un punto vendita, attraverso l’attivazione di una Footfall Analysis. Mediante la Footfall Analysis le aziende hanno in mano un report completo delle persone colpite da un messaggio pubblicitario che sono effettivamente entrate in un punto vendita per poter misurare il ROI della campagna pubblicitaria.
È inoltre possibile arricchire la Footfall Analysis inserendo anche dei dati relativi agli utenti che hanno visitato il punto di interesse come profili sociodemografici, tempo di permanenza o orari di visita.
Al di là dell’analisi dell’effettiva targhettizzazione ottenuta ex post, è comunque importante anche a priori il set up del target obiettivo selezionando esattamente la tipologia dei profili di interesse prima di lanciare la campagna di proximity marketing drive to store al fine di colpire la persona giusta, al momento giusto nel posto giusto.
Chiama subito E-Business Consulting e in base al tuo target, i tuoi obiettivi e le singole aree geografiche di tuo interesse studieremo per te la migliore soluzione per le tue attività di proximity marketing drive to store, nel totale rispetto della normativa sulla privacy, monitorando il ritorno dei tuoi investimenti.