Per il 2023 la previsione è quella di avere uno strumento, inteso sempre più come mezzo di interazione tra i brand e gli utenti, che restituisca un’esperienza di utilizzo personalizzata al massimo.
Nel 2022 quasi 4 miliardi di utenti connessi. Praticamente 2 ore e mezze spese da ogni utente a navigare sui social media. La segmentazione generazionale, poi, ci dice il pubblico che troveremo prevalentemente su uno o l’altro canale: Gen Z e Milliennals usano i social tutti i giorni, seguiti da Baby Boomer e Gen X. In generale, più si sale con l’età anagrafica, più il tempo speso sui social diminuisce.
A questo possiamo, sicuramente, aggiungere che sono più le donne che passano il loro tempo online rispetto al genere maschile.
I trends del 2022: video e Reel protagonisti
L’evoluzione di uno strumento si basa anche sulle novità che è in grado di proporre al pubblico. Se i social media rimanessero invariati anno dopo anno sul fronte delle funzionalità, probabilmente sarebbero già stati dimenticati da tempo.
Una piccola carrellata di quelle che sono state le nuove introduzioni in campo social nel 2022.
Per Instagram i Reels, introdotti quasi per gioco, oggi sono una delle funzionalità principali. Sono stati allungati a 90 secondi ampliando quindi lo strumento anche a chi aveva bisogno di creare, ad esempio, video tutorial.
Sul tema "contenuti video" ha introdotto la possibilità di generare i sottotitoli automatici, funzionalità già presente su Facebook e che rende sicuramente la fruizione più facile. Infine ha esteso l’opzione tag anche ai prodotti e brand in modo più efficace.
Anche per Facebook la parola Reel è stata la protagonista delle evoluzioni 2022, portando la funzionalità molto più vicina alla tipologia dei video Youtube: con un piano di monetizzazione per i produttori dal nome “Stars on Reels”, il tutto collegato al suo metaverso in cui gli avatar hanno acquisito funzionalità (e vestiti!).
Twitter, fresca di recente acquisizione, sta pensando (per ora attivo solo negli USA) ad un piano a pagamento dal nome Twitter Blue, in cui le aziende aderenti, a fronte di una fee mensile, avranno a disposizione un supporto dedicato e funzionalità esclusive come l’annullamento della pubblicazione del Tweet entro 30 secondi. La modifica del Tweet rimane, comunque, nel 2022, una delle novità, oltre la possibilità per i taggati di rimuovere il proprio tag in situazioni che non considera idonee.
Linkedin, infine, cavalca l’onda delle conversazioni a distanza e mette a disposizione per gli utenti video in diretta di presentazioni o convegni abbattendo le barriere fisiche tra brand e pubblico. Introduce le Stories, chiaramente da utilizzare per lanciare prodotti o servizi, dare informazioni da parte di un brand, annunciare l’apertura delle assunzioni, non per mettere in vetrina il proprio gattino paffuto. In ultimo: l'ascesa dei sondaggi.
Cosa ci aspetta nel 2023?
Il 2023 potrebbe essere definitivamente l’anno del "all things digital" con social media che, necessariamente, dovranno prevedere contenuti immersivi per l’utente e il più possibile personalizzati, il 56% degli utenti ha scelto un particolare brand o prodotto perché si è sentito particolarmente e direttamente coinvolto.
Nel 2022 si è parlato tanto di metaverso con il caso Meta di Facebook. Potremmo dire che siamo solo all’inizio. I social si sposteranno nelle mani dell’utente che cercherà esperienze multisensoriali online, tramite strumenti di realtà aumentata e una comunicazione diretta con i brand proprio attraverso questo canale.
Le chatbots saranno più intelligenti, non solo sapranno rispondere alla cosiddette FAQ, ma saranno in grado di fare ragionamenti più complessi, traghettandoci quindi nell’era degli "intuitive chatbot".
Alle chatbots si collega una forte importanza per la customer care che dovrà essere necessariamente il valore aggiunto dei brand. Se il consumatore si sente ascoltato continuerà a fidarsi ciecamente di quel brand.
Per quello che riguarda le specifiche piattaforme, invece:
- Facebook, si trova di fronte a una perdita di terreno, soprattutto tra il pubblico più giovane, vista l’ascesa di TikTok e da questo sta prendendo spunto per la creazione di un feed molto più basato su notizie correlate agli interessi dimostrati o a temi cari, invece che rimanere ancorato ad una homepage zeppa di aggiornamenti di amici e parenti. Secondo il trend registrato, questi aggiornamenti avvengono molto di più tramite sistemi di messaggistica privata che attraverso una condivisione pubblica. Il Metaverso e la realtà aumentata sono sicuramente le punte di diamante su cui il caro Mark vuol puntare: avatar sempre più personalizzabili ed in grado di interagire; video e contenuti disponibili per l’utente in realtà aumentata e il lancio, entro il 2024, di occhiali brandizzati e in grado di immergere il target in un mondo parallelo.
- Instagram prevede di rimanere il social media con il più alto tasso di coinvolgimento con gli influencer con ampio spazio per i nano influencer: coloro che non sono così famosi da avere milioni di followers, ma proprio per questo considerati icone dagli utenti che in loro sono in grado di rivedersi e da loro accettano consigli. I Reel saranno il fattore "all-in" più lunghi e costruibili anche tramite carrellata di foto e video già postati. Avanza l’era del "live shopping" con la possibilità per il cliente di parlare in tempo reale con un addetto, come se fosse direttamente in negozio.
- Twitter, qui le previsioni sono meno chiare. Ad oggi possiamo pensare che la strategia per questo 2023 sia simile a quella che Musk, il nuovissimo proprietario, ha sperimentato su Tesla. Le prime opzioni dicono che Musk porterà Twitter ad essere a pagamento per le aziende che lo vogliono usare come canale, con abbonamento mensile e annunci targhettizzati. Per l’utente finale, invece, le proposte sono di un controllo più diretto di cosa voglio vedere e cosa no con una gestione più in primo piano della home. Free-speech e Twitter Payment Method sono, infine, le ultime funzionalità che potrebbero essere implementate.
- Linkedin sta vivendo un momento in cui le nuove funzionalità 2022, come i video o le storie, potrebbero minare la sua funzione originaria di essere il social media per eccellenza dei professionisti. Il focus è quello di fornire dati sempre più precisi sui possibili candidati profilati online e di diventare una piattaforma di formazione con sempre più corsi online forniti dalla piattaforma e la possibilità per le organizzazioni e brand di organizzare dirette streaming, anche di colloqui di lavoro oltre che di convegni formativi. Si parlerà di “Linkedin TV”? Stiamo a vedere.
- TikTok, il più giovane dei social, sia per diffusione sia per età media degli utenti, deve innanzitutto risolvere il problema di come scostarsi il più possibile dal governo cinese. Ha intenzione di puntare sui video, non più solo per creare dei trend, ma per costruire delle vere e proprie sessioni di live shopping cercando di trovare il modo più efficace possibile per pagare chi i contenuti li produce. C’è chi dice che stia prendendo spunto da Youtube.
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