Sono trascorse poco più di due settimane da quando Apple, il colosso della Silicon Valley, ha rilasciato al pubblico l’ultimo aggiornamento iOs disponibile: la versione 14.5.
Non solo il nuovo aggiornamento permette all’utente di sbloccare iPhone in modo sicuro con Face ID tramite una menzione riconoscitiva su Apple Watch, ma, la novità preponderante dell’ultima versione riguarda il mondo della privacy, in particolare la protezione dei dati degli utenti e di conseguenza anche il loro tracciamento per fini pubblicitari.
In tema privacy Apple decide finalmente di muoversi in questo senso al fine di dare una svolta definitiva alla tanto discussa storia del consenso al tracciamento, resa nota nell’agosto 2020. Questa direzione è stata intrapresa allo scopo di promuovere la trasparenza sull’utilizzo dei dati raccolti e per garantire agli utenti una consapevolezza maggiore sul tema.
Ma nella pratica di cosa si tratta? In poche parole, l’aggiornamento - tramite una finestra pop-up – fornisce all’utente la possibilità di scegliere se concedere o meno il consenso esplicito al tracking ogni volta che viene scaricata una nuova app. La richiesta attraverso il pop-up comparirà all’utente sempre e dovrà essere abilitata da tutte le applicazioni che vogliono attuare il tracciamento dell’attività degli utenti. Le applicazioni, quindi, avranno bisogno del consenso dell’utente prima di poter tracciare e utilizzare i dati, consenso che però potrà essere negato per ogni singola app da principio o in qualsiasi momento successivo.
Oltre al pop-up che comparirà allo scaricamento dell’app, la funzionalità potrà essere trovata nelle impostazioni del dispositivo alla voce Privacy e Tracciamento. Nel caso il cui il tracciamento venga impostato come “attivo”, l’utente conferma di voler visualizzare la richiesta di conferma al tracciamento (finestra pop-up) per ogni app scaricata. Se il tracciamento invece è impostato su “disattivo”, l’utente conferma la sua volontà di non essere mai tracciato in generale.
In questo modo viene dunque meno la facoltà degli sviluppatori di ricevere informazioni sui comportamenti e le abitudini di navigazione degli utenti. Fino ad ora, queste informazioni erano state utilizzate da parte degli sviluppatori stessi e da terze parti per creare pubblicità specifiche in base ai gusti degli stessi utenti finali, che andrebbero quindi a visualizzare pubblicità di loro interesse.
Sicuramente, questa novità introdotta da Apple ha suscitato le obiezioni di molti fra i “rivali” di Apple, tra i quali anche Facebook, che, mettendo in discussione la questione sin da subito, ha cercato di incoraggiare gli utenti finali a mantenere attivo il tracking con l’ipotesi di far diventare il social network a pagamento. Nello specifico, in previsione futura, il fatto di non poter più personalizzare la pubblicità nella piattaforma proprietaria Audience Network, causerebbe a Facebook una riduzione di almeno il 50% di tutti i ricavi pubblicitari. Generalmente, per quanto riguarda le società che operano utilizzando queste modalità di business e che dunque basano i loro guadagni sugli introiti pubblicitari, la potenziale perdita di profitto sarebbe elevatissima, motivo per il quale si sono viste costrette, come Facebook, a schierarsi contro la novità di iOs 14.5. Molto probabilmente anche i mondi del mobile marketing e del social media marketing si adatteranno e svilupperanno in questa direzione cercando di trovare delle strategie alternative ed innovative.
Secondo alcune analisi recenti condotte da Flurry Analytics, il 96% degli utenti statunitensi che hanno già scaricato e installato il nuovo aggiornamento nel loro dispositivo avrebbe negato il consenso al tracciamento per scopi pubblicitari da parte di alcune app, mentre solo il 2% ha optato per la disattivazione definitiva. A livello globale, l’89% ha bloccato tutte le richieste di tracciamento, un trend che riflette precisamente l’andamento riscontrato negli USA.
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