Un futuro cookieless, senza dati di terza parte
L’attuale scenario del mondo dell’advertising vede molti dei principali browser, come Safari, Microsoft Edge e Firefox, adottare misure per bloccare i cookie di terze parti, creati cioè da domini differenti rispetto a quello in cui l’utente sta navigando e interagendo.
Oggi questi cookie sono ampiamente utilizzati per diverse finalità e consentono l’analisi del comportamento degli utenti, la proposta di pubblicità mirate e l’adozione di strategie di marketing mirate che spesso, però, rappresentano un importante rischio per la privacy.
Tali preoccupazioni hanno spinto le autorità a intervenire con nuove regole e ha portato i principali produttori di motori di ricerca a muoversi verso il blocco automatico e il controllo dei cookie da parte degli utenti stessi. Ma la vera svolta si avrà, probabilmente, alla fine del 2024 quando Google li rimuoverà da Chrome. Questo significherà che la maggior parte dei browser non supporterà i cookie di terza parte, il che avrà un impatto sull’analisi dei siti Web e sulla pubblicità online.
Dati di prima parte, cosa sono e perché sono importanti
Proprio per quanto sopra descritto molte aziende stanno riconsiderando l’utilizzo di dati di prima parte. Questi sono dati sui clienti di un'azienda raccolti e di proprietà dell'azienda stessa e possono essere utilizzati per creare annunci, contenuti ed esperienze rilevanti per l’individuo.
I dati di prima parte possono essere raccolti in diversi modi, sia online che offline, ed utilizzati per diverse finalità:
- Dati comportamentali raccolti direttamente dai siti web e applicazioni dell'azienda. Queste informazioni possono dare indicazioni su chi sta visitando il sito web e sui loro interessi. Questo vi permette di adattare le vostre strategie alle preferenze del vostro pubblico.
- Dati derivanti da abbonamenti e sottoscrizioni: Le persone che si abbonano mostrano un grande interesse per l’azienda/marchio. Utilizzare i dati provenienti da abbonamenti ci dà un’idea più informata su chi dobbiamo puntare.
- Dati derivanti dai social media: I dati lasciati dai clienti sui social ci aiutano a capire il nostro pubblico. Non solo dati demografici, ma anche preferenze. Il contenuto dei messaggi e dei commenti fornisce un’idea di ciò che la gente pensa del marchio, dei contenuti e dei prodotti.
- Dati di acquisto: Combinando i dati derivati dalle vendite offline insieme a quelli forniti dall’uso di eCommerce si può ottenere una comprensione più completa dei comportamenti di acquisto.
- Sondaggio e dati di feedback dei clienti: L’opinione del cliente è fondamentale, per questo chiedere direttamente a loro un feedback può essere una strategia adatta per validare l’immagine aziendale o il lancio di nuovi prodotti.
- Creazione di modelli predittivi: I dati di prima parte possono essere usati per la creazione di un “modello predittivo”, con questo termine si indicano tutte quelle tecniche in grado non solo di individuare schemi e andamenti ricorrenti nei dati a disposizione ma anche fornire una previsione di alcune grandezze di interesse. Le analisi predittive sono sempre più spesso evocate quando si parla di individuare i futuri trend e buyer persona.
Inoltre, lascia i concorrenti all'oscuro dei motivi per cui si sceglie di svolgere determinate attività di marketing o di sperimentare nuove tattiche. Mentre prima chiunque poteva accedere agli stessi dati attraverso fonti terze, in questo modo solo l’azienda proprietaria ha la possibilità di conoscere le preferenze e i comportamenti dei propri clienti.
Vantaggi dei dati di prima parte
I dati di prima parte hanno diversi vantaggi e sono di fondamentale importanza per la strategia di un’azienda. Inoltre, poiché sono di proprietà dell’azienda offrono grandi informazioni sulla clientela di quest’ultima. I vantaggi possono riguardare:
- Riduzione dei costi di raccolta dati dei clienti. I dati di prima parte riducono drasticamente i costi aziendali. Tecnicamente sono considerati gratuiti anche se i vari metodi di raccolta hanno comunque un costo (ad esempio, la gestione di una newsletter, gli strumenti a pagamento, i costi di un CRM, ecc.)
- Personalizzazione dell’esperienza del cliente. Questi set di dati dettagliati rivelano i desideri e le esigenze dei vostri clienti diretti, in modo da poterli tradurre in campagne più efficaci.
- Ottimizzazione impatto processi decisionali. Prendere decisioni di marketing basate sui dati di prima parte da importanti risultati in quanto è probabile che si ottenga un tasso di successo più elevato nelle campagne.
- Fornire valore all’azienda in un mondo sempre più cookieless. Con le leggi sulla protezione dei dati e le crescenti preoccupazioni dell'opinione pubblica in materia di privacy, i first-party data sono lo strumento di sicuro e attento alla protezione della privacy.
- Migliorare la precisione del targeting. I dati di prima parte aiutano gli operatori di marketing a migliorare l'accuratezza e la pertinenza, a ridurre gli sprechi pubblicitari e, in ultima analisi, a incrementare il ROI.
- Mappare il percorso del cliente. Integrando e accedendo ai dati di prima parte i è possibile mappare il buyer journey, scoprendo le diverse fasi che i consumatori compiono nel loro percorso di conversione e l'ordine in cui le compiono. Questo, a sua volta, aiuta a distribuire il messaggio giusto al momento e nel luogo giusto.
- Progredire nella misurazione omnichannel. Collegando i dati di tutti i canali, i marchi possono vedere come un cliente è passato da un'e-mail a un sito web a un'applicazione mobile prima di completare l'acquisto in negozio. Con una visione completa di questo processo e delle sue numerose varianti, gli addetti al marketing possono segmentare e ottimizzare i diversi pubblici e guidare i comportamenti che portano alla conversione.
E-Business Consulting, agenzia di marketing dal 2003, può aiutarti nella raccolta di dati di prima parte, chiamaci ora e richiedi una consulenza!