Ormai è chiaro: farsi trovare dai motori di ricerca è fondamentale. Di più, è un imperativo categorico se si vuole sopravvivere in un mercato altamente competitivo, in cui non conta solo la qualità dei propri prodotti e servizi, ma anche la capacità di intercettare l’utente giunto al momento giusto e farsi conoscere.
In particolar modo, la SEO (ovvero l’ottimizzazione per i motori di ricerca) genera una percentuale di traffico sul proprio sito che è decisamente più alta rispetto a quella prodotta dai social media in organico.
Per questo è necessario sfruttare questo strumento per ampliare il proprio bacino d’utenza ed attirare nuovi potenziali consumatori, soprattutto se si è un’azienda B2B che deve intercettare un target specifico, ovvero altre aziende attive in determinati settori.
Curare la SEO significa quindi attivarsi in una serie di ottimizzazioni del sito web e dei suoi contenuti in modo che si allineino al meglio con gli obiettivi di Google, ovvero: “[…] organizzare le informazioni per renderle universalmente accessibili e utili”.
Di conseguenza, più utili e accessibili sono i contenuti proposti in un sito, più alto sarà il suo ranking.
Bisogna tenere conto che lo scopo finale della SEO nel settore B2B non è solo diventare il primo risultato di ricerca, ma migliorare la qualità del traffico sul proprio sito.
Per raggiungere questo obiettivo, ci sono alcune strategie da tenere a mente per rendere un website SEO friendly:
- Puntare sull’ottimizzazione della piattaforma, partendo dalla mappatura delle parole chiave in target: esistono diversi tipi di Keywords, suddivise in base alla tipologia di buyer personas a cui si rivolgono e ai loro obiettivi. Queste quattro macroaree possono essere di tipo informativo (l’utente non conosce il prodotto), di navigazione (l’utente conosce il brand ma non i vari prodotti), commerciali e transazionali (l’utente si trova nelle ultime fasi del funnel, conosce il prodotto). Scegliere le giuste parole chiave è dunque molto importante, trovare l’equilibrio tra parole non troppo generiche ma allo stesso tempo non troppo di nicchia (che sarebbero quindi poco trafficate). Inoltre, cercare di assicurare una buona velocità di caricamento è indispensabile, per evitare la migrazione degli utenti dalla piattaforma.
- Prendersi cura del lato content: contenuti pertinenti, ben scritti, interessanti e con la presenza delle giuste keywords attirano molto traffico sul proprio sito e aumentano la brand awareness e l’engagement.
- Dare importanza all’usabilità e all’accessibilità del proprio sito, rendere la navigazione semplice e intuitiva.
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