Lo slogan “puntare sulle persone” è in voga da tempo: teorie di marketing, ceo&founder, manager, riviste di settore, docenti universitari ed i tanti corsi di master spesso menzionano l’importanza di mettere il singolo cliente, ovvero le singole persone, al centro del business delle aziende.
Ad oggi, è possibile affermare che per molti player del mercato che non hanno ancora “guardato” in questa direzione, questa sarà una sfida davvero difficile ma analizzando i dati e sviluppando una strategia ad hoc questa nuova prospettiva potrebbe essere la chiave per spalancare le porte del business futuro di molte aziende.
Per tutte le realtà che rimangono chiuse nei loro schemi e non si affacciano al mondo esterno operando senza una strategia definita di business, ce ne sono molte altre che hanno raccolto questa sfida volta a valorizzare le persone capendo fino in fondo che sono proprio i singoli utenti, relazionandosi tra di loro, che possono determinare il successo così come il fallimento di un’azienda. In quest’ottica è proprio emerso come, ad oggi, grazie all’utilizzo indiscriminato dei Social Network c’è, da parte di molte persone, una gran voglia ed interesse di condividere, consigliare ed ascoltare esperienze di acquisto od utilizzo di beni e servizi di aziende categorizzate in diversi settori merceologici. In particolare, utile alle aziende è questo dato: ogni ora vengono condivisi sui canali social 230 milioni di post.
“Clienti, Fornitori e Competitor sono su Internet” e le aziende, partendo proprio da questo assunto dovrebbero porsi delle domande e pensare che a causa o a favore di determinati elementi esse stesse vengono ogni giorno scelte oppure scartate dai diversi clienti.
Le persone tendenzialmente hanno preferenze sui brand da prediligere infatti, molto spesso, si sente parlare di un elemento importantissimo: la fedeltà al marchio. È utile sapere che adottare programmi di fidelizzazione porta molti vantaggi alle aziende poiché la fidelizzazione coinvolge aspetti davvero significativi come l’aumento di reputazione, crescita del brand ed incremento delle vendite. Infatti, secondo un report di Accenture, tutte le realtà commerciali che hanno attivato questo tipo di programmi hanno generato tra il 12% ed il 18% in più di profitto.
Anche il fattore “vicinanza” deve essere preso in considerazione dalle aziende poiché il 90% degli utenti che adoperano normalmente lo smartphone mantiene attiva la geo-localizzazione. L’80% dei “mobile surfer” utilizza il proprio apparecchio telefonico per prendere decisioni d’acquisto ed il 34% lo utilizza anche per completare la transizione.
Cosa emerge dalle ultime statistiche? Qual è il dato utile alle attività commerciali? Il 69% degli utenti è interessato a ricevere offerte commerciali personalizzate passando accanto ad un negozio. In particolare, in merito alla relazione tra acquisti e device mobili, le aziende dovrebbero veramente soffermarsi di fronte ad un’affermazione come questa: “l’82% degli acquirenti, mentre compie azioni di acquisto in un punto vendita fisico, utilizza lo smartphone per controllare i prezzi dei prodotti online”.
Le diverse realtà aziendali devono prestare moltissima attenzione anche ad un altro fattore chiave per il loro business, il passaparola. Secondo un’indagine Nielsen, il 79% degli intervistati in materia di shopping online si affida ai consigli di parenti, amici ma anche semplici conoscenti mentre, il 64% considera attendibili le informazioni che trova online e nei gruppi di discussione su social network o siti online affini. In particolare, è emerso come l’88% dei consumatori consideri le recensioni online al pari dei consigli dati di persona.
C’è di più? Certo, è stato stimato che ogni quarto d’ora vengono fatte previsioni metereologiche per oltre 2,2 milioni di location. Anche il meteo è una variabile che influenza il comportamento di acquisto degli utenti medi. Fare un’indagine in questo senso potrebbe portare dei benefici alle aziende: temperature alte o basse e la venuta della “bella stagione” potrebbero avere un forte impatto sul comportamento d’acquisto dei consumatori. Diversi studi hanno evidenziato che durante la bella stagione il traffico all’interno di attività commerciali aumenti sensibilmente. Ed online? Un dato come questo potrebbe essere un ottimo indicatore per le diverse attività commerciali per pianificare campagne di comunicazione traendone il massimo traffico con buone percentuali di ottenere il massimo profitto.
Un piano di comunicazione aziendale nell’era digitale è fondamentale per far decollare il business di tutte le aziende. Studiando una strategia digital ad hoc è possibile aumentare il bacino di utenti, incrementare il traffico al sito e nei punti fisici e, di conseguenza, aumentare le vendite.
Perché attivare un piano di comunicazione multicanale partendo dalla conoscenza dei comportamenti dei consumatori ovvero portando le persone al centro del business? Facendo convivere On e Offline è possibile studiare e porre in essere strategie di comunicazione in grado di coinvolgere e generare curiosità negli utenti e incrementare le vendite inserendo chiari rimandi a siti web aziendali, e-commerce ed utilizzando altri strumenti tali da indirizzare verso il proprio business nuovi e potenziali clienti e fidelizzare quelli già acquisiti. Multicanalità, ottimi servizi in relazione alla customer experience, incentivi, e buone recensioni da parte dei clienti sono dei fattori vincenti per vincere i competitor. Conoscere il proprio bacino di utenza ed i caratteri distintivi dei clienti di un’azienda rispetto ad un’altra permette di pianificare su più canali essendo coerenti sia con la propria mission che con i propri obiettivi di business.
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