I cartelloni sciolti e le gigantesche uova di House of the Dragon ne sono un esempio lampante: il Guerrilla Marketing funziona ed ha un grandissimo impatto, specie se si valuta l'engagement con un marchio o la promozione di un evento.
La nascita del Guerrilla Marketing risale al 1984 ed ed è figlia del boom pubblicitario di quegli anni: il termine, coniato da Jay Conrad Levinson, definisce una forma di marketing non convenzionale che sfrutta strumenti low-cost per massimizzare i risultati. Il Guerrilla Marketing, infatti, nasce per le piccole aziende che non avevano la possibilità di stanziare budget consistenti per la promozione pubblicitaria.
Ma come funziona e perché utilizzarlo?
I Vantaggi del Guerrilla Marketing
- Low Budget: proprio perché ideato per business con poca capacità di spesa il Guerrilla Marketing può anche essere estremamente low budget, perchè sfrutta campagne idealizzate più sfruttando la potenza dell'idea che il budget. Ne è un esempio la pubblicità di McDonald che ha utilizzato patatine per sostituire le strisce pedonali di un incrocio di Zurigo. Costi estremamente contenuti, ma un ritorno incalcolabile in termine di brand identity.
- Visibilità: l'effetto sorpresa sul quale si basa il Guerrilla Marketing può permettere ad un'azienda di diventare memorabile nella mente di chi la vede. Questo, aggiunto alla forte originalità che contraddistingue le attività di questa tipologia di marketing, garantisce una grande attenzione mediatica che, già da sola, può far rientrare del budget investito, che sia piccolo o meno.
- Distinguersi dai competitors: emergere in settori ad alta concorrenza è molto difficile. Distinguersi con un'attività one shot di grande impatto è spesso molto più semplice rispetto al realizzare lo stesso scopo con un piano di marketing annuale articolato in molteplici attività.
- Sfruttare l'originalità: a differenza della grande maggioranza di campagne marketing "standard" quello che il Guerrilla Marketing spinge non è tanto il prodotto, quanto le idee dietro ad esso, che diventano il vero motore dell'attività.
- Potere della condivisione: social e tecnologia digitale hanno dato un enorme booster al Guerrilla Marketing. La condivisione, infatti, esercita un enorme potere, capace di rendere virale anche il marchio meno conosciuto.
Tre esempi di Guerrilla Marketing
Tra tutte le campagne di Guerrilla Marketing, alcune sono sicuramente rimaste nella memoria collettiva:
Chi si aspettava di trovare una panchina trasformata nella più famosa barretta Nestlè? E' ciò che ha scelto di rappresentare il marketing di KitKat, riprendendo il suo famoso motto "Have a Break, Have a KitKat".
E che dire di Coca Cola? Nel 2010 il colosso americano ha puntato su una campagna di Guerrilla Marketing che prevedeva coinvolgeva la CocaCola Happiness Machine, un distributore impazzito che distribuiva che offriva ai clienti un'enormità di bottiglie dell'omonima bevanda, mazzi di fiori, pizze ecc.
Ultima ma non ultima nella nostra top three è Netflix, che per promuovere l'uscita di Stranger Things 3 ha scelto di popolare le città con manifestazioni paranormali del Sottosopra come portali tra le dimensioni alle fermate dei bus, cabine telefoniche ricoperte di ectoplasma e mezzi di trasporto rovesciati.
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