Si è tenuto in data 15 giugno, l’ultimo di una serie di incontri organizzato dall’Osservatorio Internet Media, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, durante il quale sono stati presentati i dati di mercato del 2021 e le prime stime di mercato del 2022 sullo stato dell’arte dell’Internet Media. A seguito di una ricerca, condotta su un panel di oltre 300 aziende, sono emersi gli approcci e le criticità che hanno caratterizzato il mondo digitale nell’anno appena trascorso.
Internet Media: le nuove abitudini delle Aziende
Vediamo nel dettaglio i comportamenti relativi all’advertising digitale che le Aziende hanno sviluppato nel corso del 2021:
- Content strategy: la creatività non rappresenta più un ostacolo per i team di grafici e creativi in quanto viene sviluppata in modo neutro e poi, solo successivamente, declinata per tutti i media coinvolti nelle campagne di comunicazione;
- Media strategy: le aziende nella maggior parte dei casi puntano ad un retargeting più mirato, seguito dall’utilizzo di reach incrementali, l’ottimizzazione della frequenza e, infine, l’uso di formati specifici distinti per canale. Non solo, nel raggiungimento dei propri obiettivi di business, le aziende seguono in parallelo due approcci: il primo prevede l’utilizzo di più canali per raggiungere lo stesso obiettivo e il secondo prevede l’utilizzo di più canali per raggiungere obiettivi diversi lungo il funnel. I media che lavorano in lower funnel, nello specifico in una fase di intenzione (add to cart o product demo) e conversione, sono search, direct email e sms. I media che lavorano in modo trasversale al funnel sono molti di più, possiamo citare tra i tanti, la radio e i social media;
- Criticità Cross Canale: rimane ancora molto marcata la difficoltà a misurare i risultati/ritorni delle iniziative accompagnata dalla difficoltà di riconoscere il target attraverso i diversi canali. Non solo, riscontriamo criticità anche dal punto di vista progettuale, infatti, le aziende si trovano in crisi nel dover revisionare i processi interni di pianificazione cross canale. Emerge, che il 63% delle aziende, utilizza un sistema in grado di isolare il contributo di ciascun mezzo per la specifica campagna di marketing e 2 su 3 utilizzano un marketing mix model/modelli econometrici.
Internet Media: l’importanza del DOOH
Il Digital Out of Home nel 2021 è cresciuto del +10% rispetto all’anno 2020, attestandosi assieme alla Connected Tv, come uno dei mezzi trinanti nel media mix. L’OOH diventa sempre più importante per targetizzare i Light TV Viewers, cioè coloro presenti nella popolazione più giovane e attiva difficilmente raggiungibili da campagne esclusivamente TV. La sua potenzialità non si ferma qui, è, infatti, un’ottima opportunità per chiudere il brand gap e garantire contestualità tra il private/public screen. Risulta fondamentale, la co-opetition della OOH con tutti gli altri canali del media mix, in quanto, in una pianificazione cross canale migliora l’opinione dei consumatori nei confronti della pubblicità.
Internet Media: l’importanza della TV 2.0
Il media TV nel 2021 è cresciuto del +14% rispetto all’anno 2020 e nel 2022 si stima possa raggiungere i 3,61 miliardi di euro (rispetto ai 4,60 miliardi di euro stimanti per l’Internet Media). Nel 2021, il mercato della TV 2.0 è cresciuto di un +117% rispetto al 2020 e si prevede che nel 2022 crescerà di un+67%. Le tendenze che caratterizzano la TV 2.0 sono:
- Costante crescita legata agli eventi sportivi trasmessi da OTT (Over the TOP);
- Aumento della fruizione dei servizi web da TV connesse ad Internet;
- Crescita della componente Addressable degli emittenti,
In conclusione, c’è ancora confusione da parte degli advertiser sulle potenzialità e le logiche di pianificazione della Connected TV accompagnata da una generale difficoltà legata alle metriche di misurazione.
Vuoi costruire il corretto media mix per i tuoi obiettivi di business? Per saperne di più, Contattaci!