Sin dalla sua nascita, Netflix, popolare piattaforma di video streaming, è stato un baluardo del video on demand libero da pubblicità. Netflix è tra le piattaforme streaming più famose al mondo con circa 210 milioni di utenti abbonati nel mondo, ed è la piattaforma più utilizzata in Italia: come dichiarato durante l'inaugurazione della prima sede Netflix a Roma, la piattaforma sfiora i 5 milioni di abbonati in Italia.
Durante il festival pubblicitario dei Cannes Lions, il co-ceo di Neflix, Ted Sarandos, ha confermato che la società prevede di introdurre un abbonamento supportato dalla pubblicità nel suo servizio di streaming, aprendo la strada all’arrivo di annunci adv. Si tratta di una conferma a una notizia già nota: a maggio, infatti, il New York Times aveva rivelato che la piattaforma di video streaming aveva in progetto di lanciare un abbonamento a basso prezzo con pubblicità entro la fine del 2022. Quindi, l'idea di introdurre un abbonamento supportato dall'advertising non è un tema nuovo all'interno del colosso dello streaming video, e presto potrebbe diventare realtà.
Perchè inserire adv su Netflix?
La pandemia ha visto i servizi di video streaming raggiungere vette di crescita da record, soprattutto durante i periodi di picco delle restrizioni a causa della pandemia, sia nel 2020 che nel 2021. Il periodo di boom sembra essersi arrestato: infatti l’aumento del 13% previsto per quest’anno è in calo rispetto alla crescita annuale del 19,5% registrata nel 2021 e rispetto all’enorme aumento del 27% del 2020.
Netflix ha dichiarato di aver perso 200.000 abbonati nel primo trimestre 2022, un calo che tiene conto anche della sospensione del servizio in Russia, che secondo la società ha portato alla perdita di 700 mila abbonati. Inoltre, secondo le stime, potrebbe perderne fino a 2 milioni di abbonati entro la fine del 2022. È la prima volta in dieci anni che il colosso dello streaming accusa una perdita di abbonamenti. Tra le cause dei dati dati negativi del primo trimestre spiccano anche la condivisione delle password e la crescente concorrenza.
Quindi per sopperire alla fisiologica frenata dopo le crescite esponenziali del periodo emergenza Covid e al primo calo degli abbonamenti della sua storia, la piattaforma streaming ha deciso di dare una brusca virata al proprio business model introducendo un nuovo abbonamento low cost supportato da pubblicità.
Netflix adv: sarà obbligatoria?
La visualizzazione della pubblicità sulla piattaforma non sarà un obbligo. Infatti l’inserimento delle inserzioni pubblicitarie riguarderà solo le nuove offerte, mentre per i sottoscrittori degli attuali contratti di Netflix non cambierà nulla. Chi sottoscriverà un nuovo abbonamento low cost dovrà obbligatoriamente visualizzare le adv proposte per usufruire del servizio Netflix.
La politica commerciale del colosso dello streaming punterà, in ogni caso, su annunci il meno invasivi possibile: gli spot saranno lanciati all'inizio e alla fine di film e serie ma non durante la visione. Inoltre, sono previsti un numero minore di spot rispetto a quello dei competitor. In particolare, le tecnologie a disposizione della società permetteranno forme non troppo invasive, non convenzionali e molto personalizzate di pubblicità.
Come funzioneranno le campagne video Netflix adv?
Su chi e come verranno gestite le campagne video di Netflix adv non si hanno ancora certezze.
Secondo il New York Times, Netflix starebbe ragionando sulla possibilità di gestire la pubblicità grazie ad accordi con diverse società ad tech. La volontà di Netflix sarebbe quella di avere a disposizione una struttura di data analytics in grado di analizzare le reazioni degli utenti rispetto alle inserzioni, in modo di profilare al meglio la visualizzazione delle adv, e di avere un proprio private marketplace per la distribuzione degli annunci. Proprio durante il festival della pubblicità dei Cannes Lions, i manager di Netflix hanno incontrato i potenziali partner tecnici con cui collaborare per l'avvio del business pubblicitario, tra cui The Trade Desk e Google.
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