L’industria del turismo è sempre più trainata dal digitale, non solamente nei processi interni ma anche nelle fasi di acquisto grazie all’avvento di nuovi strumenti tecnologici che facilitano e ottimizzano l’esperienza di viaggio dell’utente creando un canale strategico attraverso cui offrire esperienze altamente personalizzate.
Internet e il mondo digitale possono intervenire in diverse attività come il coordinamento del sistema di accoglienza ed informazione o la promozione della destinazione turistica se consideriamo il lato dell’offerta mentre dal lato della domanda nella prenotazione e acquisto di prodotti, servizi ed esperienze legate al viaggio.
Stiamo parlando non solamente di nuovi canali di vendita e promozione online come portali di Home Sharing, eCommerce, Online Travel Agencies, siti, blog, forum e social network ma anche delle diverse modalità di utilizzo di strumenti come pc, tablet e mobile per effettuare prenotazioni, condivisioni di esperienze e immagini anche in real time.
Se osserviamo i dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano possiamo notare come il mercato del Digital Travel sia in continua crescita, in particolare nel 2019 vale ben 15,5 miliardi di euro, in aumento del + 9 % rispetto all’anno precedente.
Soffermandoci poi sulla spesa turistica digitale complessiva, ovvero il totale del transato generato online per l’acquisto tramite eCommerce di un prodotto in ambito turistico, possiamo notare come ben il 62% sia riconducibile ai trasporti, segue la spesa per alloggi e strutture ricettive con una quota del 30% e infine quella per pacchetti di viaggio, per un valore pari al 9%.
Secondo il report Nielsen Travel & Leisure, presentato in occasione dell’ultima edizione di Bit e basato su un campione di 1.500 rispondenti di età compresa tra i 18 e i 74 anni, tra giugno e settembre 2019 Internet è stato uno strumento rilevante in tutte le fasi della vacanza, dalla scelta, all’organizzazione fino all’acquisto.
Ma che cosa fa nello specifico il turista digitale italiano nel web?
Per capirlo possiamo delineare una vera e propria Digital Tourist Journey, articolata nelle seguenti azioni:
1) Ispirazione e ricerca di informazioni: nella fase preliminare ben il 97% (Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo, 2020) dei turisti italiani si affida ad internet piuttosto che ad agenzie o consulenti per organizzare il suo viaggio, sfruttando i motori di ricerca e/o leggendo i contenuti pubblicati da altri utenti;
2) Prenotazione e acquisto: questa fase riguarda la scelta dell’alloggio in cui soggiornare e i mezzi di trasporto per raggiungere la destinazione ma anche per muoversi ed esplorare i dintorni, quindi ad esempio i servizi di autonoleggio o sharing mobility;
3) Attività e servizi in viaggio: il turista utilizza il web e applicazioni a supporto della propria esperienza di viaggio per prenotare attività ed esperienze in destinazione e/o organizzare gli spostamenti anche direttamente dal proprio smartphone;
4) Attività fatte al rientro: si intendono sia le recensioni o la condivisione dell’esperienza nei siti, blog, social network che l’acquisto online di prodotti tipici della località visitata.
Nel turismo 4.0 dominato dal digitale un ruolo chiave è sicuramente svolto dai social network, potenti strumenti in grado di offrire opportunità di visibilità e crescita per le destinazioni turistiche ma anche mezzo per condividere e raccontare la propria esperienza di viaggio ai propri amici e follower.
Tra i trend tecnologici in forte crescita particolare attenzione è posta al mobile come rilevante leva di business per l’evoluzione del settore e alle esperienze digitali sempre più coinvolgenti ed efficaci per i consumatori, come la realtà aumentata e virtuale.
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