Nell’ultima settimana Instagram e TikTok si sono tinti di retronostalgia anni Novanta: immagini di celebrities nei panni di cheerleader, quarterback e nerd su sfondo monocromatico da annuario del liceo hanno spopolato sulle piattaforme social più diffuse tra Millenial e Generazione Z.
Ispirandosi a riferimenti cinematografici e coordinate estetiche che gli utenti della Generazione MTV riconosceranno immediatamente – da Beverly Hills 90210 a Popular -, il trend è diventato in breve tempo virale, coinvolgendo tanto celebrità e influencer quanto utenti comuni.
Un Epiko ritorno al passato
Le immagini sono il prodotto dell’app sudcoreana Epik, un software fotografico che insieme all’intelligenza artificiale converte i 12 selfie caricati in una serie di immagini dove i lineamenti del proprio viso vengono adattati a una galleria eterogenea di personaggi e stereotipi da liceo americano: dalla reginetta della scuola all’atleta, dal rapper al rappresentante del circolo scacchistico, ce n’è per tutti i gusti, precisamente una sessantina di opzioni.
Tuttavia, Epik non è un’app gratuita. Infatti, per ottenere il servizio Yearbook (Annuario) ci sono due opzioni per il pagamento: una da $5.99 e l’altra $9.99, a seconda della rapidità con cui si vogliono ottenere le immagini. L’opzione più economica può richiedere circa 24 ore, mentre la seconda opzione massimo 2 ore.
Solo nelle ultime settimane, Epik è salita in cima alle classifiche download sull’Apple Store e Google Play, e si stima che riscuota circa $250,000 al giorno grazie all’acquisto della modalità Yearbook. Tra i grandi nomi online che hanno partecipato al trend finora ci sono l’attrice Keke Palmer e il personaggio televisivo Guy Fieri, la streamer di Twitch Pokimane e il Presidente di SK Group Chey Tae-won.
Quando il futuro gioca con la nostalgia
Il ritorno digitale al passato non è un trend inedito, ma si inserisce in una tendenza sempre più ampia e diffusa che ha coinvolto anche il cinema e la musica, fino ad arrivare alla tecnologia e alle AI. Non deve stupirci che le due decadi di elezione siano proprio gli anni Ottanta e Novanta: in un mondo in costante evoluzione e che sembra non rallentare mai, le generazioni più giovani guardano con nostalgia a un passato percepito come più semplice. È in questo contesto che possiamo comprendere la viralità di un trend come quello di Epik.
Tuttavia, anche se questi dispositivi ci riportano al passato, si tratta di una rappresentazione non autentica, bensì ideale e digitalizzata, per quanto verosimili siano le loro tecnologie. Tanto che, in risposta al trend, numerosi utenti su Instagram e TikTok hanno caricato le loro vere foto dell’annuario del liceo, mostrando come non fossero altrettanto glamorous come nell’app.
AI: Cercasi Informativa Dati Personali
Com’era già successo in passato con FaceApp, un’app simile e altrettanto popolare, parallelamente al successo globale dell’AI Epik sono emerse anche le preoccupazioni relative alla privacy e al trattamento dei dati personali. Infatti, l’informativa di Epik è vaga e non fornisce informazioni esaustive sul trattamento dei dati, se essi vengano eliminati, conservati o condivisi con terzi, tanto che la scorsa settimana la National Privacy Commission (NPC) ha consigliato al pubblico di essere cauti nell’unirsi al trend virale dell’Yearbook di Epik, affermando come stessero ancora vagliando le possibili ripercussioni sui dati personali degli utenti.
In generale, quello dell’NPC era un monito che va ben oltre al singolo caso di Epik: con quell’avvertimento al pubblico, infatti, la Commissione suggerisce una maggiore cautela tanto ad aderire a trend virali online per mezzo di app a download, quanto a restare vigili sull’utilizzo delle AI che riproducono il nostro volto e le nostre fattezze corporee, adattandole ormai con una tale raffinatezza tecnologica da essere inquietante.
Il caso delle foto da annuario anni ’90 create dall’AI di Epik, quindi, si conferma come l’ultimo di una lunga serie di esempi con cui ci troveremo sempre di più a interfacciarci in futuro, e ci ricorda tanto la fascinazione quanto i rischi che queste nuove tecnologie portano con sé.
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