Lo spettro del Covid 19 probabilmente non ci abbandonerà in questo 2021, per lo meno non nell’immediato. È superfluo ribadire come la pandemia abbia determinato uno sconvolgimento nelle nostre esistenze, limitando i contatti umani, i viaggi, le gite fuori porta e varie attività ludiche su cui una buona parte dell’economia mondiale si basa.
Tra i settori più colpiti c’è da menzionare quello del traveling e della cultura, che solo in Italia hanno subito una perdita pari a cento miliardi, con ben sessantacinque milioni di presenze in meno.
Anche il settore degli spettacoli live, come concerti e performance teatrali, ha risentito di questa situazione di stallo totale, tanto da costringere gli organizzatori di eventi a realizzare esibizioni live trasmesse in streaming (gratuitamente o a pagamento).
In questo scenario al limite del distopico, il digitale ha consolidato la sua posizione e il suo ruolo nella quotidianità di ognuno di noi, offrendo servizi e opportunità che le aziende più avanguardiste hanno afferrato al volo.
Diciamocelo, nulla può sostituire le relazioni interpersonali dirette, non mediate da mezzi di comunicazione tradizionali o nuovi, ma in un contesto come quello generato dal Covid, si deve fare di necessità virtù.
Così entra in scena la realtà aumentata, che già iniziava a prendere piede in tempi recenti, per poi trasformarsi in un’ancora di salvezza durante il lockdown.
Per realtà aumentata si intende una tecnologia, relativamente recente e in continua evoluzione, che si avvale di strumenti e software che consentono la rappresentazione di una realtà alterata in cui, alla normale realtà percepita dai nostri sensi, vengono sovrapposte informazioni artificiali e virtuali.
Sperimentata inizialmente in contesti militari, per generare simulazioni realistiche durante le esercitazioni, oggi la AR (augmented reality) viene impiegata anche a scopo ludico, in particolare nel mondo dei videogiochi.
Vediamo insieme i campi di applicazione della realtà aumentata dopo l’avvento del Covid 19.
Retail marketing: lo shopping virtuale è possibile
Sembra un ossimoro offrire ai clienti esperienze di shopping nel proprio negozio in un periodo in cui gli spostamenti sono limitati a situazioni strettamente necessarie, eppure si può fare: la realtà aumentata permette di visitare i negozi, consulenze in chat e molto altro, con l’obiettivo di garantire sicurezza e ridurre i tempi di permanenza nei negozi, senza perdere però la relazione personale.
Una buona applicazione della realtà aumentata allo shopping è l’utilizzo di occhiali 3D Video Streaming Smartglass. I venditori possono offrire un servizio in cui, previo appuntamento da parte del cliente, indossano gli occhiali e fanno un vero e proprio tour virtuale di elevata qualità. Questo permette al cliente di rimanere a casa e visitare lo store, scoprendo i prodotti presenti in negozio, chiedendo consigli in tempo reale e stabilendo una relazione personale con il commesso.
Questo tipo di servizio ha iniziato a essere sperimentato nel luglio 2020 a Milano, e promette di diventare una tendenza seguita nel 2021.
Musei e siti artistici: la realtà aumentata porta l’arte a casa tua
La realtà aumentata viene sempre più impiegata come strumento per vivere l’arte in maniera innovativa, potenziata, trasmettendo messaggi aggiuntivi e caricando l’esperienza della visita al museo di nuovi significati ed emozioni.
Già negli ultimi anni abbiamo assistito a mostre interattive ed immersive, e il lockdown ha potenziato questo trend nel settore culturale.
L’evoluzione digitale ha permesso ai cittadini in quarantena, o sottoposti a restrizioni sugli spostamenti, di partecipare a tour virtuali e interattivi, secondo la logica dell’home museum, ovvero la visita al museo, ma da casa propria.
Sono sempre di più, infatti, le app e le piattaforme social che consentono ai visitatori virtuali non solo di ammirare le opere esposte, ma di interagire con esse, ottenendo informazioni aggiuntive, scegliendo appositi e personalizzabili percorsi tematici, esplorando contenuti didattici, divulgativi e di ricerca.
Una grande opportunità anche per la didattica a distanza, che può assicurare la formazione ai propri studenti ovviando all’impossibilità di organizzare gite e dati didattici.
Il futuro delle vacanze: il turismo riparte dall’AR
Di realtà aumentata nel settore turistico si parla già da qualche anno, soprattutto nei paesi del sol levante, ipertecnologici e sempre aggiornati con le novità digital: in Giappone, per esempio, In alcuni alberghi sono presenti robot delegati all’accoglienza dei clienti e con mansioni di riordino delle camere.
Ma se si volesse già viaggiare da casa, per poter sognare il futuro viaggio e iniziare già a organizzarlo nei minimi dettagli, per essere preparati quando si potrà di nuovo fare le valige e partire?
È possibile, grazie alle app e piattaforme di realtà aumentata e virtuale create appositamente per il settore traveling.
Una delle più note è Google Earth che, grazie all’utilizzo di appositi visori, consente di esplorare alcune delle più suggestive meraviglie del nostro pianeta.
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