Il passaparola, anche denominato Word of Mouth Marketing, descrive uno sforzo mirato che spinge l’utente a condividere la propria soddisfazione per un brand tramite diversi touchpoint e con le persone più vicine.
Secondo le ultime statistiche del 2019, il 92% delle persone ripongono fiducia nelle raccomandazioni degli amici e dei parenti rispetto a tutte le altre forme di Marketing.
Nel mondo iper-connesso in cui viviamo, una singola raccomandazione può avere un impatto notevole. Ed è proprio questo che cerca di sfruttare il digital marketing: la possibilità di veicolare e amplificare sui social media le opinioni positive degli utenti.
Fra le tecniche e gli strumenti principali del marketing del passaparola vi sono:
Buzz Marketing
Dal termine inglese che significa “ronzio”, prevede l’organizzazione di eventi speciali e promozioni, contest o give-away. Tutto per richiamare l’attenzione del pubblico su un certo tema, prodotto o servizio.
Il Buzz Marketing può essere generato anche da campagne pubblicitarie non convenzionali, che possono provocare gli utenti emotivamente e spingerli a parlarne, sia online che offline.
Community Marketing
Oggi il business sta nelle relazioni che si costruiscono con gli utenti. Il community marketing fa proprio questo: elimina le barriere tra consumatore e venditore e pone il brand in una posizione di ascolto nei confronti dei clienti.
Questa strategia di marketing nasce dove gli utenti si incontrano: i social media. I gruppi Facebook, le pagine Twitter piuttosto che gli hashtag di Instagram diventano quindi luoghi dove confrontarsi con altri consumatori ed entrare in contatto diretto con le aziende.
Influencer Marketing
L’88% delle persone crede nelle recensioni online scritte dagli altri consumatori così come crede ai consigli dei contatti personali.
L’Influencer Marketing consiste nell’individuare i cosiddetti “opinion leader” e far parlare a loro del brand. Anche in questo caso rispetto alle classiche tecniche pubblicitarie permette un coinvolgimento maggiore dei consumatori.
Ad oggi, l’influencer marketing è una delle strategie più efficaci a lungo termine.
Monitoraggio del feedback
Le aziende o PMI devono costantemente monitorare il feedback ricevuto tramite commenti e recensioni al fine di mantenere sempre una buona reputazione online.
I commenti positivi devono essere incentivati e amplificati, poiché rassicurano e predispongono con ottimismo altri utenti all'acquisto. È consigliato per esempio richiedere un feedback ai consumatori "silenziosi": coloro che non hanno lasciato alcun tipo di riscontro.
Le critiche invece non devono essere affrontate con impulsività, bisogna sempre rispondere con prontezza agli utenti apprezzando la loro segnalazione e spiegando con calma le proprie ragioni.
Alcuni tool che permettono di controllare la brand reputation includono: Google Alert, Facebook Graph Search e Buzzsumo.
Offrire prodotti o servizi di qualità e ottimizzare regolarmente la customer journey è anche un altro metodo spesso trascurato per generati clienti soddisfatti che possano successivamente lasciare recensioni positive online o a parenti e amici.
Secondo statistiche internazionali, un UX efficiente è in grado di aumentare il tasso di conversione fino al 400%.
Per concludere, il passaparola ha il vantaggio di creare Brand Awareness sia del brand che del prodotto e permette di aumentare le vendite senza incrementare lo speso per l’advertising.
Considerato il dilagare del fenomeno di acquisto di recensioni fake, è importante precisare che puntare sempre a un marketing etico porta maggiori profitti nel lungo periodo: le recensioni e i commenti positivi devono quindi essere autentici e spontanei.
Infine, anche le opinioni negative possono essere positive in ottica aziendale: prestare attenzione alle criticità è il primo passo per migliorarsi.
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