Anche in connessione all’emergenza sanitaria, l’eCommerce ha giocato un ruolo sempre più importante nella definizione del piano di sviluppo del Retail, nel nostro Paese e nel resto del mondo.
I 757 miliardi di euro spesi nel mondo in eCommerce quest’anno evidenziano tre fattori rivoluzionari significativi:
- La piramide dei valori dei consumatori è cambiata: essi cercano e premiano la sostenibilità sia in chiave di packaging che in chiave logistica; i nuovi valori devono essere coerenti con il nuovo stile di vita del consumatore. Su questo fronte il digitale, favorisce un’informazione più accurata sul prodotto e sulla sua provenienza;
- Il carrello online adesso presenta anche prodotti ordinari come il caffè, lo zucchero e il pane. Il 75% delle persone, infatti, rimane con le abitudini introdotte dalla pandemia;
- Il sistema degli acquisti coinvolge clienti e commercianti da ogni angolo del pianeta.
Non sono solo cambiati i comportamenti di acquisto, ma è maturata anche la consapevolezza dei retailer sulla imprescindibilità di progettare un percorso di vendita e di relazione fondato sull’integrazione e sulla collaborazione tra canali fisico e online premiando l’omnicanalità.
Oggi l’eCommerce è portatore di nuovi equilibri e di nuove modalità di interazione e di vendita che si stanno propagando a tutto il commercio, anche fisico. Ne sono chiari esempi lo sviluppo dei pagamenti digitali e biometrici, il marketing one to one, la personalizzazione del prodotto, il cross e up selling mirato.
Se guardiamo l’incremento del mondo dell’eCommerce dal 2016 osserviamo come Francia e Germania siano rimaste regolari nella crescita anche durante il periodo pandemico, mentre Italia (+ 45%) e Regno Unito (+ 60 %) sono i due Paesi europei dove c’è stato il maggiore incremento delle vendite online. Le conseguenze che ne derivano sono:
- La riduzione dei confini tra online e offline
- La riduzione dei confini tra service provider e merchant
- L’utilizzo dei nuovi social commerce (come Tik Tok e Twitter)
In Italia l’eCommerce B2c continua a crescere con un ritmo simile a quello pre-pandemia. Da un lato gli acquisti di prodotto continuano ad aumentare, sebbene con un tasso più contenuto (+18%) rispetto a quello dello scorso anno e toccano i 30,5 miliardi di euro. Dall’altro gli acquisti di servizi, dopo la forte crisi del 2020, segnano una ripresa (+36%) e raggiungono gli 8,9 miliardi di euro. Rimane però ancora significativo il divario rispetto al 2019 quando il comparto valeva 13,5miliardi.
Rispetto al passato non solo le grandi realtà, ma anche le medio-piccole imprese italiane, si sono avvicinate all’eCommerce e ne hanno compreso le potenzialità. In molti casi, però, l’approccio alla multicanalità è stato piuttosto elementare, fondato su modalità di interazione online e su modelli di acquisizione dell’ordine attraverso piattaforme social e/o di instant messaging, quindi non propriamente eCommerce. Diversi sono poi gli esercenti che hanno valutato e approfondito modalità di vendita online intermediate, ad esempio aprendo una vetrina sui marketplaces.
Oggi l’eCommerce viene scelto in modo consapevole per gli acquisti quotidiani da un numero crescente di italiani. Nel 2021 l’incidenza dell’eCommerce B2c sul totale vendite Retail, indice della maturità online, raggiunge il 10% (era il 9% nel 2020). Nella sola componente di prodotto la penetrazione passa dal 9% nel 2020 al 10% nel 2021 (+1 punto percentuale rispetto al 2020), con un incremento più contenuto rispetto a quello osservato tra 2019 e 2020 (+3 punti percentuali). Nel 2021, aumenta anche l’incidenza della componente servizi che passa dal 10% all’11%.
Senza l’emergenza sanitaria, probabilmente il mercato online avrebbe chiuso il 2021 con 3,5 miliardi di euro in più, senza il drastico calo del settore Turismo e Trasporti, fortemente penalizzato dalle severe limitazioni alla mobilità (come la chiusura delle frontiere). Il Covid-19, dunque, contrariamente a quanto si possa pensare, ha frenato la crescita generale del mercato eCommerce, con diverse eccezioni nei comparti merceologici di prodotto, come il Food&Grocery, che hanno ottenuto al contrario una forte accelerazione.
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