Giovedì 24 Luglio 2018 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Regolamento in cui vengono precisate le modalità per accedere agli incentivi fiscali dovuti ad investimenti pubblicitari programmati ed effettuati sulla stampa (quotidiani e periodici, locali e nazionali, online e offline) e sulle emittenti radio-televisive locali. Tutto ciò entrerà in vigore l’8 Agosto 2018, in attuazione dell’articolo 57-bis, comma 1 del decreto-legge 24 Aprile 2017, n. 50.
In parole povere si tratta di un’importante agevolazione fiscale, nella forma di credito d’imposta, verso imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali che investono in campagne pubblicitarie nei media sopra citati. Per questo progetto nel 2018 sono stati stanziati 62.5 milioni di Euro, di cui 50 milioni (20 per il secondo semestre 2017, 30 per il 2018) per gli investimenti sulla stampa e 12.5 milioni per gli investimenti effettuati nel 2018 su radio-tv.
Andiamo quindi ad analizzare più a fondo i contenuti del Regolamento che prossimamente verrà adottato.
I soggetti che potranno richiedere il credito d’imposta sono: titolari di reddito d’impresa o di lavoro autonomo che dal 1 Gennaio 2018 hanno investito in campagne pubblicitarie con un valore superiore dell’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sui medesimi mezzi (cioè stampa e radio-tv, non i singoli giornali o emittenti). In sede di prima attuazioni verranno valutati anche gli investimenti del secondo semestre 2017 (dal 24 Giugno al 31 Dicembre) sempre con la stessa soglia incrementale dell’1% minimo, riferita al 2016. Questa estensione di beneficio riguarda solo gli investimenti su stampa online e offline, escludendo quindi il media radio-tv.
Alcune restrizioni riguardano anche i contenuti. Infatti, l’acquisto di spazi pubblicitari destinati a servizi speciali, come televendite, giochi e scommesse con vincite in denaro, pronostici, servizi a sovrapprezzo, messaggeria vocale o chat-line, rimane escluso dal credito d’imposta. Inoltre, quando parliamo di spese per l’acquisto di pubblicità si fa riferimento all’erogazione al netto di costi di intermediazione ed altre spese accessorie anche se connesse alla prima. Infine, il credito d’imposta non è cumulabile con altre agevolazioni previste da normative nazionali, regionali o comunitarie.
Per accedere al beneficio è necessario presentare una domanda all’Agenzia delle Entrate sotto forma di comunicazione telematica sull’apposita piattaforma con le modalità definite nella stessa. Nello specifico la comunicazione dovrà contenere:
- Dati identificativi del lavoratore autonomo o dell’azienda
- Costo degli investimenti in spazi pubblicitari o inserzioni effettuati, o da effettuare nel corso dell’anno
- Costo degli investimenti sui medesimi media dell’anno precedente
- L’incremento degli investimenti (suddiviso tra stampa e radio-tv) in percentuale e in valore assoluto
- L’ammontare del credito d’imposta richiesto
- Una dichiarazione sostitutiva di atto notorio riguardante il possesso dei requisiti per accedere al beneficio
A quanto ammonta però il credito d’imposta? Per l’anno 2018 è stato deciso che ad ogni richiedente verrà assegnato il 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati. Questa percentuale si alza al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start-up innovative. È stata precisata una clausola nel caso in cui l’ammontare dei benefici richiesti superi l’ammontare delle risorse stanziate; in tal caso il credito d’imposta sarà inferiore rispetto ai criteri sopra citati e avverrà una ripartizione percentuale delle risorse tra tutti i richiedenti aventi diritto. Nel caso in cui invece la somma stanziata dovesse superare quella richiesta, la differenza andrà ad incrementare la donazione finanziaria dell’anno successivo.
Ora che abbiamo fatto chiarezza sul Regolamento che andrà ad agevolare ed incrementare le attività pubblicitarie di molti, consigliamo di progettare in modo strategico le proprie decisioni di investimento, anche nell’immediato, per poter sfruttare le risorse messe a disposizione.
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